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Quali autori si sono occupati di misantropia?
ChatGPT:

La misantropia, intesa come avversione o odio per il genere umano, è stata trattata da numerosi autori nel corso della storia, sia in ambito filosofico che letterario. Ecco alcuni dei principali autori che si sono occupati di questo tema:

  1. Socrate e Platone: Platone, nel "Fedone" e in altri dialoghi, attribuisce a Socrate riflessioni sulla misantropia, definendola come una malattia dell'anima che nasce dalla delusione nei confronti dell'umanità. Socrate avverte che il misantropo è colui che, dopo aver riposto troppa fiducia nelle persone, viene ripetutamente deluso e arriva a odiare l'intero genere umano.

  2. Aristotele: Aristotele, nella "Politica", discute la natura sociale dell'uomo e considera la misantropia come una deviazione dalla natura umana. Secondo lui, l'essere umano è per natura un animale sociale, e quindi l'odio per l'umanità è una condizione innaturale e patologica.

  3. Terenzio: Il commediografo romano Terenzio esplora la misantropia nella sua opera "Heautontimorumenos" ("Il punitore di se stesso"), in cui il protagonista si isola dalla società per punire se stesso, riflettendo una forma di misantropia auto-distruttiva.

  4. Michel de Montaigne: Nei suoi "Saggi", Montaigne tratta della misantropia come una reazione alla corruzione e alle debolezze dell'umanità. Tuttavia, egli critica la misantropia estrema, sostenendo la necessità di accettare l'imperfezione umana.

  5. Jonathan Swift: L'autore di "I viaggi di Gulliver" è spesso considerato un misantropo, poiché la sua opera contiene una critica feroce e satirica della società umana. Swift esprime disgusto per la stupidità, la corruzione e l'ipocrisia dell'umanità, specialmente nel quarto libro dell'opera, dove gli esseri umani sono raffigurati come Yahoos, creature rozze e disprezzabili.

  6. Arthur Schopenhauer: Il filosofo tedesco Schopenhauer è noto per la sua visione pessimistica della vita e dell'umanità. Nei suoi scritti, esplora la misantropia come una reazione comprensibile alla sofferenza e alla vanità della condizione umana. Schopenhauer vede l'uomo come un essere egoista e malvagio per natura.

  7. Fëdor Dostoevskij: Nei suoi romanzi, Dostoevskij affronta spesso il tema della misantropia. Ad esempio, in "Memorie dal sottosuolo", il protagonista è un uomo che odia l'umanità e si isola dalla società, riflettendo una misantropia che deriva dalla disperazione e dal senso di inferiorità.

  8. Thomas Bernhard: Scrittore austriaco del XX secolo, Bernhard è noto per il suo stile caratterizzato da una profonda misantropia e cinismo. Nelle sue opere, esprime un disprezzo per la società, la cultura e le istituzioni umane, descrivendo l'umanità come irrecuperabilmente corrotta.

  9. E.M. Cioran: Filosofo e saggista rumeno, Cioran è famoso per il suo stile aforistico e per la sua visione estremamente pessimistica della vita. Nei suoi scritti, come "Il funesto demiurgo", la misantropia emerge come un rifiuto radicale dell'umanità e delle sue aspirazioni.

Questi autori, tra gli altri, hanno esplorato la misantropia da diverse prospettive, trattandola come un fenomeno complesso che può derivare dalla delusione, dal pessimismo, dalla critica sociale o da una profonda sfiducia nella natura umana.

 

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Sì, se il rientro è un'urgenza assoluta. È quindi, per esempio, consentito il rientro dei cittadini italiani o degli stranieri residenti in Italia che si trovano all'estero in via temporanea (per turismo, affari o altro). E' ugualmente consentito il rientro in Italia dei cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano (perché, ad esempio, sono stati licenziati, hanno perso la casa, il loro corso di studi è stato definitivamente interrotto). Non è invece possibile per chi si trova all’estero entrare in Italia per recarsi presso eventuali seconde case o presso abitazioni di parenti o amici.

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Definitions of "civil"

http://www.thefreedictionary.com/civil

1. Of, relating to, or befitting a citizen or citizens: civil duties.

2. Of or relating to citizens and their interrelations with one another or with the state: civil society; the civil branches of government.

3. Of ordinary citizens or ordinary community life as distinguished from the military or the ecclesiastical: civil authorities.

4. Of or in accordance with organized society; civilized.

5. Sufficiently observing or befitting accepted social usages; not rude: a civil reply. See Synonyms at polite.

6. Being in accordance with or denoting legally recognized divisions of time: a civil year.

7. Law Relating to the rights of private individuals and legal proceedings concerning these rights as distinguished from criminal, military, or international regulations or proceedings.

 

http://dictionary.reference.com/browse/civil

1. of, pertaining to, or consisting of citizens: civil life; civil society.

2. of the commonwealth or state: civil affairs.

3. of citizens in their ordinary capacity, or of the ordinary life andaffairs of citizens, as distinguished from military andecclesiastical life and affairs.

4. of the citizen as an individual: civil liberty.

5. befitting a citizen: a civil duty.

6. of, or in a condition of, social order or organized government;civilized: civil peoples.

7. adhering to the norms of polite social intercourse; not deficientin common courtesy.

8. marked by benevolence: He was a very civil sort, and we liked himimmediately.

9. (of divisions of time) legally recognized in the ordinary affairs oflife: the civil year.

10. of or pertaining to civil law.

 

http://www.merriam-webster.com/dictionary/civil

1 a : of or relating to citizens

b : of or relating to the state or its citizenry <civil strife>

2 a : civilized <civil society>

b : adequate in courtesy and politeness : mannerly <a civil question>

3 a : of, relating to, or based on civil law

b : relating to private rights and to remedies sought by action or suit distinct from criminal proceedings

c : established by law

4: of, relating to, or involving the general public, their activities, needs, or ways, or civic affairs as distinguished from special (as military or religious) affairs

5 of time : based on the mean sun and legally recognized for use in ordinary affairs

 

http://www.wordreference.com/definition/civil

- of the ordinary life of citizens as distinguished from military, legal, or ecclesiastical affairs

- of or relating to the citizen as an individual: civil rights

- of or occurring within the state or between citizens: civil strife

- polite or courteous

- of or in accordance with Roman law

Etymology: 14th Century: from Old French, from Latin c?v?lis, from c?vis citizen

Stupidità
Pulizia
Sono migliore di te
la repubblica
dna
it may be the case that we have confused correlation with causation by believing that conscious awareness necessarily causes the body's movement.
Estetismo
bisogno di comunicazione
il mio passato
educatori
René Girard
What do I ask X?
Who do I try to imitate?
spregiudicatezza
Ingannatore
poter emigrare in qualunque luogo
Chi per primo ha usato il termine "misantropo"?
ChatGPT:

Il termine "misantropo" deriva dal greco antico "misanthrōpos" (μισάνθρωπος), composto da "misos" (μῖσος) che significa "odio" e "anthrōpos" (ἄνθρωπος) che significa "uomo" o "umanità".

Il primo utilizzo noto del termine risale all'antica Grecia, dove fu utilizzato dal drammaturgo Menandro (342-291 a.C.) nella sua commedia intitolata proprio "Il misantropo" (in greco, Δύσκολος, Dyskolos). Questa commedia ritrae un personaggio, Cnemone, che odia l'umanità e vive isolato dagli altri.

Tuttavia, è anche noto che il termine e il concetto di misantropia furono discussi e sviluppati ulteriormente da altri filosofi greci, come Socrate, Platone e Aristotele, che trattavano del concetto di misantropia nei loro scritti.

Quindi, il primo uso documentato del termine "misantropo" è attribuito a Menandro.

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La commedia **"Il misantropo"** (in greco, **"Dyskolos"**), scritta da Menandro, ruota attorno alla figura di **Cnemone**, un anziano agricoltore scorbutico e misantropo, che odia il genere umano e vive in completa solitudine. Cnemone è irritabile, diffidente e sospettoso verso tutti, e trascorre la sua vita evitando ogni contatto sociale.

La trama si sviluppa quando **Sostrato**, un giovane e ricco ateniese, si innamora di **Gorgia**, la figlia di Cnemone. Per conquistare il suo cuore, Sostrato cerca di ingraziarsi Cnemone, ma viene respinto e trattato con disprezzo. Tuttavia, Sostrato non si arrende e, con l'aiuto di Gorgia, riesce a dimostrare il suo valore attraverso azioni di generosità e coraggio.

Un momento cruciale della commedia si verifica quando Cnemone cade in un pozzo e, nonostante il suo odio per gli altri, deve accettare l'aiuto di Sostrato e di Gorgia per essere salvato. Questo evento segna un cambiamento nel cuore di Cnemone, che si rende conto dell'importanza dei rapporti umani e della cooperazione. Alla fine, Cnemone accetta il matrimonio tra Sostrato e Gorgia, riconoscendo che la sua misantropia lo ha isolato e reso infelice.

La commedia si conclude con una riconciliazione generale, celebrando l'importanza della solidarietà e dell'amore, temi ricorrenti nelle opere di Menandro. "Il misantropo" è un'opera che esplora il contrasto tra l'isolamento autoimposto e i benefici delle relazioni umane.

Ciò che siamo è indipendente da ciò che facciamo