Schede casuali

schrumpfen
aggrinzare, restringersi, incresparsi, assottigliarsi, ridursi

presente

Susan Blackmore: Memes and "temes" (video)

rete mentale

Comporre

Who is afraid of me?

Partiti politici |(la-politica.net)

Epicuro (Wikipedia)

Chi sono i miei rivali o nemici?

essere come qualcuno

individuare e registrare in MML le risposte indesiderate associate agli stimoli critici

sto scherzando


Annie Leibovitz 45

OneTouch Verio Flex - manuale

Experiments with Utopia

Chi è responsabile dello stato di una nazione?

le paure altrui


Henri Cartier Bresson 34

Test card
dddd


Irving Penn 69

freedom of privacy

caso

To know what I think and feel

Method for Practicing Scales and Arpeggios on Flute

Non tollerare che qualcuno commetta illegalità o ingiustizie, e contribuisci all’applicazione della giustizia secondo le leggi dello stato in cui vivi.

Steven Pinker: What is human nature? (Youtube)

positive psychology


Oliviero Toscani Photographs 22

quanto sono importanti gli altri per me, quanto io sono importante per gli altri

Agire o non agire?

introversi

Nietzsche - Piano music - Alain Kremski

essere accolto

Annoiare
persone


Mosaici di umanità 47

Enzo Oldies Latino-NESTOR TORRES-WATERMELON MAN - (SHANACHIE)

Egidio Marelli

casa

Obiettivi

Mi interesso di cose di cui non mi sono mai interessato prima

Neuroetica
Più recentemente, anche grazie al contributo di Damasio [1994], si è imposto un orientamento teorico in cui si pone in rilievo il ruolo dell'emozione, dell'affettività e dell'intuizione nella formulazione del giudizio morale. Questo approccio presuppone che il giudizio morale sia il risultato di intuizioni automatiche molto rapide. In questa prospettiva, i ragionamenti morali sono spesso costruzioni a posteriori, generate dopo che un giudizio è stato stabilito. Perciò, quando devono formulare un giudizio morale, gli individui avvertono prima una reazione emozionale e successivamente tentano di giustificarla con argomentazioni razionali. Le neuroscienze hanno quindi contribuito in questi ultimi anni allo sviluppo di tale area di ricerca andando alla ricerca dei meccanismi neuronali che sottendono la decisione e il giudizio morale. Greene e colleghi [2001; 2004], in esperimenti di laboratorio con risonanza magnetica funzionale (fMRI), hanno posto al centro dell'attenzione l'importanza delle aree cerebrali volte alla gestione delle emozioni nel guidare aspetti particolari delle valutazioni morali. Questo conflitto fra razionalità ed emotività è in grado di spiegare le difficoltà nel fornire risposte a questioni che implicano un dilemma morale.


...


 


Secondo l'ipotesi dei marcatori somatici formulata da Damasio [1994], le sensazioni esperite a livello corporeo, siano esse piacevoli o spiacevoli, costituiscono segnali che ci permettono di anticipare le emozioni che si proverebbero come conseguenza delle nostre azioni. Se gli esiti previsti di una decisione sono negativi, vengono attivati marcatori somatici negativi, la cui funzione sarà quella di orientare la persona verso una scelta diversa. Viceversa, se gli esiti previsti sono positivi, vengono attivati marcatori somatici positivi, che aumenteranno la motivazione a perseguire il piano previsto. In altri termini, sembra che la regolazione del comportamento sia sensibile al feedback emozionale prodotto dall'esito della scelta.


La nouvelle grille (Henri Laborit)

nostro

To change or not to change?


Diane Arbus 45

Spaghetti aglio, olio e peperoncino (giallozafferano.it)

Contrariarmi

7 x 2
14


W. Eugene Smith 52

autorità e norme comuni

Claude Lévi-Strauss e l’antropologia strutturale

avere

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Via Michele Rosi, 101, Tel. 06 6170 5252

Compare Zoom vs Skype

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Anarchismo

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COURAGE
No fears, self-assurance, assertiveness, positive thinking, optimism, enthusiasm, no inferiority feelings, no timidity, no shame


Christine Neubauer 7

Key figures of novel coronavirus COVID-19 in Greater China as of February 27, 2020

Pierre Bourdieu sur "Ce que parler veut dire", 1982

Youth Unemployment in Italy at the Time of the New Great Depression

Quali mie idee danno fastidio a X?

John Locke

Who/what is intimidating me?

PARKHÄUSER IN MÜNCHEN

i libri e gli articoli che potrei leggere

Mangiafuoco davanti al Centre Pompidou a Parigi

Tonkin - Vietnamese Tapasbar
Lindwurmstrasse 65 - 80337 München - tel 089-55879879

Mo-Fr: 11h-15h, 18h-24h; Sa, So+Feierrtage: 18h-24h


Uma cartinhazinha de você
Una tua piccola lettera

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diventare competente

i miei progetti

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Inferiore

1.FM

teorie contrattualiste, funzionaliste ed evoluzioniste

Chi per primo ha usato il termine "misantropo"?
ChatGPT:

Il termine "misantropo" deriva dal greco antico "misanthrōpos" (μισάνθρωπος), composto da "misos" (μῖσος) che significa "odio" e "anthrōpos" (ἄνθρωπος) che significa "uomo" o "umanità".

Il primo utilizzo noto del termine risale all'antica Grecia, dove fu utilizzato dal drammaturgo Menandro (342-291 a.C.) nella sua commedia intitolata proprio "Il misantropo" (in greco, Δύσκολος, Dyskolos). Questa commedia ritrae un personaggio, Cnemone, che odia l'umanità e vive isolato dagli altri.

Tuttavia, è anche noto che il termine e il concetto di misantropia furono discussi e sviluppati ulteriormente da altri filosofi greci, come Socrate, Platone e Aristotele, che trattavano del concetto di misantropia nei loro scritti.

Quindi, il primo uso documentato del termine "misantropo" è attribuito a Menandro.

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La commedia **"Il misantropo"** (in greco, **"Dyskolos"**), scritta da Menandro, ruota attorno alla figura di **Cnemone**, un anziano agricoltore scorbutico e misantropo, che odia il genere umano e vive in completa solitudine. Cnemone è irritabile, diffidente e sospettoso verso tutti, e trascorre la sua vita evitando ogni contatto sociale.

La trama si sviluppa quando **Sostrato**, un giovane e ricco ateniese, si innamora di **Gorgia**, la figlia di Cnemone. Per conquistare il suo cuore, Sostrato cerca di ingraziarsi Cnemone, ma viene respinto e trattato con disprezzo. Tuttavia, Sostrato non si arrende e, con l'aiuto di Gorgia, riesce a dimostrare il suo valore attraverso azioni di generosità e coraggio.

Un momento cruciale della commedia si verifica quando Cnemone cade in un pozzo e, nonostante il suo odio per gli altri, deve accettare l'aiuto di Sostrato e di Gorgia per essere salvato. Questo evento segna un cambiamento nel cuore di Cnemone, che si rende conto dell'importanza dei rapporti umani e della cooperazione. Alla fine, Cnemone accetta il matrimonio tra Sostrato e Gorgia, riconoscendo che la sua misantropia lo ha isolato e reso infelice.

La commedia si conclude con una riconciliazione generale, celebrando l'importanza della solidarietà e dell'amore, temi ricorrenti nelle opere di Menandro. "Il misantropo" è un'opera che esplora il contrasto tra l'isolamento autoimposto e i benefici delle relazioni umane.


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