Domande sul condividere

Quando condividiamo sui social media, stiamo comunicando o esibendo?
Cosa (non) ho condiviso? Con chi?
Cosa (non) sono disposto a condividere? Con chi?
Condividere o non condividere? Cosa? Con chi?
Che cosa significa veramente condividere? È un atto materiale, emotivo, simbolico?
Si può condividere qualcosa senza perdere nulla, o ogni condivisione implica un sacrificio?
Condividere è un gesto altruista o può essere motivato da un desiderio di controllo, riconoscimento o appartenenza?
Esiste una differenza etica tra condividere spontaneamente e condividere per obbligo sociale o morale?
La condivisione è sempre un bene? Ci sono casi in cui non condividere è più giusto o più autentico?
Cosa cambia quando condividiamo qualcosa di intimo rispetto a qualcosa di pubblico o impersonale?
Si può davvero condividere un’emozione o un pensiero, o ogni esperienza resta in fondo irriducibilmente individuale?
Condividere la sofferenza la diminuisce o la amplifica?
Cosa ci dice il modo in cui una società condivide (o non condivide) le risorse, le informazioni, il potere?
Il concetto di proprietà è compatibile con l’idea di condivisione?
Cosa accade all’identità personale quando si vive in una cultura della condivisione continua?
Cosa rende autentica una condivisione? L’intenzione, la sincerità, il contesto?
Condividere la verità può essere un atto violento?
È possibile condividere qualcosa con il silenzio?