Sintesi
Ad ogni umano piace piacere agli altri, ma non ha necessariamente voglia di dare piacere agli altri
Piacere autarchico vs. interpersonale
Ci piacciono coloro a cui piaciamo
Problema delle differenze di gusti
Piacere dell'estetic - estetica del piacere
Mi piace ciò che sto facendo? Perché?
Conflitto quando una cosa è al tempo stesso attraente e ansiogena
Frustrazione per impossibilità di godere
Piacere e volontà di potenza
Regalare un mazzo di fiori
Domande
Che relazione c'è tra piacere e amore?
Perché piace ciò che piace?
Il piacere è un problema?
Il piacere è un fatto solo individuale o anche sociale?
C’è qualcosa di male a cercare il proprio piacere?
Amare una persona include darle piacere e aiutarla a ottenere piacere?
A chi non piace il piacere?
Come stabilire la quantità ottimale di piacere prima che diventi nocivo?
Quali piaceri sono sani, quali malsani?
Quali sono i possibili svantaggi o danni causati dal piacere?
Abbiamo il dovere morale di dar piacere al prossimo?
Quanto il proprio piacere dipende dall’intervento altrui?
Possiamo fare a meno del piacere?
Perché certe cose ci piacciono e altre no?
Problema: cosa fare con persone a cui piacciono cose che non ci piacciono, e non piacciono cose che a noi piacciono?
Ci piace ciò che è giusto, o è giusto ciò che ci piace?
C'è un limite alla quantità di paicere che si può provare?
L'empatia riguarda anche il piacere? Proviamo piacere quando vediamo una persona provare piacere?
Piacere come fine o come mezzo?
Cosa fa godere, cosa fa soffrire un essere umano?
Che fare se ci piacciono cose che non dovrebbero piacere e non ci piacciono cose che dovrebbero piacerci?
Tipi di piacere
Piacere da immaginazione o illusione (aspettativa di piacere)
Piacere di piacere agli altri
Piacere da esperienze mistiche, ascetiche, di trascendenza
Piacere da interazione sociale
Piacere da conferma di appartenenza a una comunità
Suonarre o cantare insieme
Assistere ad uno spettacolo
Scoprire qualcosa di nuovo
Piacere da approvazione sociale
Piacere da scampato pericolo
Piacere da cessazione di paura
Cause di piacere
Approvazione, lode, ammirazione da altri
Manifestazione di rispetto da altri
Manifestazione di sottomissione/servitù da altri
Piacere della novità, della sorpresa
Misc
Il piacere è quella cosa che si vuole avere di nuovo
Il piacere ci segnala che stiamo andando nella direzione giusta
Il piacere si attenua se ripetuto troppo spesso
Mostrare piacere (sorridere) come segno di successo, come status symbol
Piacere e libero arbitrio
Non proporzionalità del piacere rispetto alle sue cause


Aumentando la causa di piacere aumenta il piacere, ma non in modo proporzionale alla causa
Etica del gradimento (3/3/2022)

Certezza e verità del piacere e del dolore
Reciprocità del piacere


Tendiamo a dare piacere a chi ci dà piacere e dolore a chi ci dà dolore
L'attesa del piacere, è essa stessa piacere (Lessing)
Piacere e gratificazione, gratitudine, grazia
Se X allora Z, dove Z può essere "proverò piacere" o "proverò dolore"
Il piacere nella pubblicità commerciale
Dissimulazione del piacere: giustificare in modo mistificato azioni fatte solo per ottenere piacere
Tautologia dal piacere: ci piace ciò che ci piace
Vergognarsi di provare piacere?
Connotazione negativa (spregevole, decadente, peccaminoso, ignobile, fuorviante, materiale, basso, inutile)
Si parla molto del dolore che gli umani provocano l’un l’altro, poco dello scambio di piaceri
Quantità e frequenza sane (ottimali) del piacere
Piacere sostenibile vs. insostenibile
Sinonimi: gioia, euforia, gratificazione, soddisfazione, libido
Certezza e verità del piacere e del dolore (sono le uniche cose certe e vere)
Piacere individuale (autopiacere) vs, scambi di piaceri tra persone, fare un piacere, una cortesia, una gentilezza, un omaggio, un dono
Quali piaceri un umano desidera ricevere da altri umani?
Gli umani fanno ciò che fanno per ottenere piacere e per evitare dolore, sia nel comportamento solitario che in quello sociale
Piacere immediato vs. piacere differito, previsione, aspettativa (realistica o no) del piacere futuro
Piaceri nocivi e dolori utili
Piacere della novità, noia del già visto
Piacere promesso vs. piacere erogato
Piacere bidirezionale vs. unidirezionale (senso di ingiustizia: chi ha più piacere? equa distribuzione del piacere)
Piacere come gratificazione
Piacere come soddisfazione di bisogni
Cause e conseguenze del piacere
Diverse forme di piacere, fisico, emotivo, intellettuale, estetico, ecc.
Problemi etici (l’autorità vorrebbe controllare il piacere dei soggetti, vorrebbe amministrarli, vietarli e concederli a sua volontà)
Piacere e senso di colpa, masturbazione, Kant
Perché la repressione del piacere? censura
Dal bisogno di cose, al bisogno di [provare] piacere
Confusione tra fare qualcosa per bisogno o per piacere
Differenze umane nelle cause di piacere/dolore
Meccanismi biochimici del piacere e del dolore, sistema di ricompensa del cervello
Piacere come cessazione del dolore
Piacere dell’appartenenza, della comunione, dell’uguaglianza
Piacere della semplicità e dell’armonia
Piacere sadico, masochista, pornografico
Pornografia e prostituzione
Godere mentri altri soffrono
Stress e mancanza di piacere
Il piacere della gastronomia, dolciumi, leccornie
Il piacere del perdono, dell’approvazione
Relazione tra piacere e bisogno
Il piacere come strumento evoluzionistico mediante il quale la natura induce gli individui di una specie a comportarsi in modi favorevoli alla sopravvivenza e alla riproduzione
Piacere nelle religioni (Bibbia e Il cantico dei cantici)
Il piacere nell’arte e nella letteratura
Piacere e bellezza del corpo umano e degli ambienti
Bello è ciò che piace, o piace ciò che è bello
Il piacere e il dolore, immediati o differiti, sono la misura di ogni valore.
Cose che piacciono a tutti vs. cose che non piacciono a tutti
Il piacere di piacere ad altri
Piaceri autentici vs. indotti (conformistici)
Piacere vs. divertimento (dimenticare per un certo tempo le proprie angosce e i propri problemi)
L'uomo non può decidere ciò che deve piacergli o non piacergli, e una stessa cosa può essere associata a piacere e a dolore, per esempio nel caso di un piacere censurato. La censura è la minaccia di un dolore punitivo associata ad un piacere.
Memoria (e mappa) del piacere e del dolore
L’Uomo fa ciò che fa perché gli piace farlo, ma non sa perché gli piace.
Piacere come giustificazione del comportamento
Quanto ci interessa dare piacere ad altri, cosa facciamo in tal senso?
Quanto siamo capaci di fare piacere agli altri?
Dovremmo chiederci: cosa piace a questa persona? Cosa le dispiace? Come posso aiutarla ad ottenere ciò che le piace e ad evitare ciò che le dispiace? Quanto mi interessa contribuire in tal senso? Quanto mi piace ciò che ad essa piace?
Dire “mi piaci e vorrei piacerti” invece che “ti voglio bene”
Il sorriso segnala il piacere, il pianto il dolore
Autocensura conscia o inconscia sull’espressione del piacere e del dispiacere anche in relazione al piacere/dispiacere da parte degli altri, al piacere/dispiacere dell’uomo verso gli altri
Il piacere attiva l’attrazione, il dolore la paura
Guardare uno che gode è più piacevole che guardare uno che soffre
La pubblicità mostra persone che godono grazie ad un certo prodotto, e ti illudono che anche tu potresti godere dotandoti di quel prodotto.
La natura ci fa capire di cosa abbiamo bisogno mediante il piacere e il dolore, e i loro derivati: l'attrazione e la paura.
Cosa pensava Kant del piacere (ChagtGPT)


Immanuel Kant, un influente filosofo della fine del XVIII secolo, aveva una visione molto specifica e complessa del piacere, che differiva notevolmente da quella di filosofi come Epicuro o John Stuart Mill. La filosofia di Kant era centrata sull'etica e sulla razionalità, piuttosto che sul piacere come obiettivo della vita umana. Ecco alcuni aspetti chiave del pensiero di Kant sul piacere:
Distinzione tra piacere e bontà morale: Kant sosteneva che il piacere non è un indicatore affidabile della bontà morale. Secondo la sua etica deontologica, ciò che è moralmente giusto non è determinato dalle conseguenze di un'azione (come il piacere o la felicità che potrebbe produrre), ma piuttosto dalla conformità dell'azione a un dovere morale universale e razionale.
Dovere sopra il piacere: Kant enfatizzava l'importanza del dovere sopra il piacere personale. Per lui, agire moralmente significa agire in base al dovere, non in base al desiderio o alla ricerca del piacere. Questo è evidente nel suo concetto di "imperativo categorico", che richiede di agire secondo quella massima che si può volere diventi una legge universale.
Piacere come fenomeno soggettivo: Kant vedeva il piacere come qualcosa di soggettivo, che non poteva essere la base per una legge morale universale. Mentre riconosceva che il piacere è una parte della vita umana, non lo riteneva un criterio per la moralità.
Autonomia e ragione: Per Kant, la ragione e l'autonomia erano centrali nella definizione dell'etica. L'agire etico è basato sulla capacità dell'individuo di governare se stesso attraverso la ragione, piuttosto che essere guidato da istinti basati sul piacere.
Il sommo bene: Kant parlava del "sommo bene" come di una combinazione di virtù (conformità alla legge morale) e felicità. Tuttavia, la felicità in questo contesto è vista come una sorta di ricompensa per la virtù piuttosto che come un fine in sé.
In sintesi, Kant non negava il valore o l'importanza del piacere nella vita umana, ma sosteneva fermamente che il piacere non dovrebbe essere il principio guida nella determinazione dell'azione etica. Per lui, l'etica è fondata sulla ragione e sul dovere, non sul piacere o sulla felicità personale.
Cosa pensava Kant del piacere? (Bard)

Immanuel Kant pensava che il piacere fosse una sensazione soggettiva che non poteva essere oggettivamente determinata. Egli distingueva tra il piacere sensibile, che è un'esperienza immediata e fugace, e il piacere morale, che è un sentimento più profondo e duraturo.
Il piacere sensibile è determinato da fattori fisiologici e psicologici, e varia da persona a persona. È spesso associato a bisogni fisici o a desideri materiali. Kant pensava che il piacere sensibile non fosse una fonte di felicità autentica, poiché è fugace e può essere facilmente sostituito da un altro piacere.
Il piacere morale, invece, è determinato dalla conformità della nostra volontà alla legge morale. È un sentimento di soddisfazione che deriva dal fare ciò che è giusto e buono. Kant pensava che il piacere morale fosse la vera fonte di felicità, poiché è duraturo e non può essere sostituito da nulla.
In particolare, Kant sosteneva che il piacere morale è un sentimento di "stima di sé". Quando agiamo in modo moralmente virtuoso, ci sentiamo soddisfatti di noi stessi e del nostro valore come esseri umani. Questo sentimento di stima di sé è un vero piacere, poiché non è determinato da fattori esterni, ma dalla nostra stessa volontà.
Kant pensava che il piacere morale fosse la vera destinazione dell'uomo. Egli sosteneva che l'uomo è un essere razionale e morale, e che la sua felicità è possibile solo se vive in conformità alla legge morale.
In conclusione, Kant pensava che il piacere fosse una sensazione soggettiva che può essere sia sensibile che morale. Il piacere sensibile è fugace e non può essere una fonte di felicità autentica. Il piacere morale, invece, è duraturo e può portare alla vera felicità.
CONCLUSIONE: dovremmo interessarci di più del piacere nostro e altrui al fine di procurarlo a noi stessi e agli altri nella misura ottimale per vivere una vita sana e felice, per noi e per i nostri discendenti.